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Lettera aperta per un ecosistema regionale di innovazione

Al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi

Questione occupazionale, crisi perdurante di moltissimi settori produttivi, fuga delle competenze rendono questo momento storico particolarmente drammatico anche per la nostra Regione.

A fronte di questo trend, l’innovazione è l’unico strumento di cambiamento e di crescita che abbiamo ed è anche il solo percorso da intraprendere per permettere alla nostra amata Regione di competere con altri territori. 

I processi innovativi hanno però bisogno di diverso tempo per essere innescati, tant’è che “inaugurare” una nuova strategia ed una nuova stagione dell’innovazione regionale era una priorità di ieri e lo è ancora di più dell’oggi.

Le esperienze sui <<programmi di innovazione>> di questi ultimi 10 anni, pur caratterizzate da rilevanti dotazioni, essendo accompagnate da un interesse spesso intermittente e, talvolta, “confliggente” della politica, ha prodotto scarsi risultati e molte distorsioni su cosa (…) e chi (…) supportare per innovare il territorio.

In alcuni clamorosi casi, taluni programmi hanno prodotto effetti più per i consorzi erogatori dei servizi che per il territorio stesso, più per società ed ecosistemi (fuori Regione) che reali contropartite, evitando le auspicate ricadute per il tessuto imprenditoriale e occupazionale della Basilicata. 

Da tempo invochiamo un cambio di paradigma e raccontiamo, in ogni occasione utile, che è vitale realizzare politiche di innovazione, a partire dal rafforzamento degli operatori locali che lavorano e investono sul tema da anni. 

La cultura dell’innovazione, d’altronde, non può essere trasferita dall’alto, ma ha bisogno di essere “coltivata” nel tempo e preferibilmente con l’aiuto di soggetti locali che investano e scommettano sul futuro della propria terra, al fine di incentivarne le ricadute positive.

In Basilicata ci sono operatori che a dispetto di comportamenti spesso parziali, miopi e senza visione da parte delle Amministrazioni, tantomeno foriere di aiuti contributivi alle risorse investite e rischiate dai privati, hanno prodotto risultati straordinari sui temi dell’autoimprenditorialità, delle competenze digitali e del trasferimento tecnologico. 

GoDesk è fieramente uno di questi soggetti e chiede, da tempo, la costituzione di un tavolo regionale sull’innovazione e la partecipazione alla governance del sistema “IncHubatori” con l’obiettivo di realizzare, in sinergia con Ente Regione, Sviluppo Basilicata, Università della Basilicata e con tutti gli altri attori del nostro territorio attenti al tema, una nuova strategia per un ecosistema d’innovazione “lucano”. 

Ci sembra che oggi si siano finalmente maturate le condizioni per affrontare il problema da una diversa prospettiva. Risulta, quindi, quantomai necessario creare una “strategia integrata” che, invece di demandare ad altri un trasferimento tecnologico poco chiaro e, talvolta, non specificato, punti al rafforzamento degli operatori già esistenti, alla creazione di nuove aziende consorziate, all’attrazione di figure professionali ed imprese ad alto valore tecnologico; insomma, incentivi lo sviluppo di nuovi strumenti ed opportunità per consentire a tutto il sistema regionale di meglio competere; in altre parole, è necessario una nuova visione che consenta di innescare quel processo virtuoso e autonomo di innalzamento delle competenze e rafforzamento dell’intero tessuto imprenditoriale Lucano. 

Questi obiettivi non possono essere più rimandati o affrontati come in passato, né tantomeno vanno valutati senza il supporto degli attori coinvolti ovvero in modo del tutto autoreferenziale. Lei, Presidente, ha fin qui dato prova di essere consapevole e attento a questi obiettivi: per questo motivo siamo fiduciosi sul fatto che supporterà pienamente questo cambio di passo convocando un tavolo regionale dell’ecosistema dell’innovazione lucano; progetto regionale che, peraltro, da tempo, era stato annunciato, ma mai, purtroppo, realizzato.